ISCRIZIONI APERTE APRILE 2025

Selvaggio Blu

Un trekking dedicato a chi vuole vivere una settimana nella natura incontaminata della costa orientale sarda:  lontani dalle comodità, si cena e si pernotta all’aperto o in rifugi naturali come grotte e  antichi ripari di pastori dalla caratteristica forma di pinetto. Ogni giorno ci si muove camminando immersi in un'incredibile natura fatta di roccia, macchia mediterranea, alberi secolari e panorami mozzafiato a picco sul mare... Il Sentiero Selvaggio Blu da noi proposto ripercorre l’itinerario originale, ideato e scoperto negli anni 80 da Mario Verin e Peppino Cicalò concatenando una lunga serie di sentieri e passaggi di pastori e carbonai: un lungo percorso che in cinque giorni di cammino e pernottamenti alla "belle étoile" permette di unire Santa Maria navarrese a Cala Sisine. Seguiamo con cura il percorso originale -  inclusi i passaggi più impressionanti e suggestivi - pur di mantenere la  tipicità del percorso e di non privarci della sensazione di aver vissuto una autentica esperienza di vita selvaggia... Grazie ad un'accurata organizzazione logistica possiamo permetterci di viaggiare leggeri, con nello zaino solo acqua, qualcosa da mangiare lungo il cammino e l'indispensabile macchina fotografica: i momenti da immortalare sono infiniti, cambiano ad ogni svolta del sentiero che si inoltra tra la macchia, le rocce e il mare!

Partenza

  •   Date da definire

Programma di viaggio

1° giorno: ritrovo la mattina alle ore 9:00 nel piccolo porto di S. Maria Navarrese e partenza per il trekking; seguendo un comodo sentiero raggiungiamo in circa 1 ora e 30 minuti Pedra Longa, la spettacolare baia dominata dalla omonima guglia rocciosa. Di qui il sentiero prosegue verso la parete di Punta Giradili, la si supera tramite la spettacolare cengia e si raggiungono gli altipiani del Supramonte di Baunei e l'Ovile abbandonato di Su Idileddu, attualmente trasformato in bivacco parzialmente attrezzato; accampamento, cena e pernottamento.

2° giorno: partendo dagli altipiani del Ginnirco - situati alle quote più alte dell'intero itinerario - ci si dirige verso il mare, percorrendo il bordo di falesie alte fino a 300 metri; gradualmente si scende, superando Bacu (gola) Tenadili grazie a provvidenziali “scale fustas” e si raggiunge dopo una simpatica arrampicata la piccola e incassata spiaggia di Portu Pedrosus. Bivacco e cena alla “belle étoile” tra gli alberi appena all'interno della caletta. In alternativa (utile soprattutto in caso di pioggia) si prosegue ancora una mezz'ora per raggiungere una confortevole grotta dal fondo pavimentato col legname derivante da un antico naufragio di un natante nella sottostante cala di Portu Cuau.

3° giorno: dalla splendida insenatura di Portu Cuau si prosegue lungo la macchia mediterranea risalendo i versanti meridionali di Punta Salinas, tra le cui rocce sommitali si trovano incassati spettacolari e antichi ovili in pietra e legno. Da qui il panorama sulla sottostante e ormai vicina Aguglia Goloritze è davvero mozzafiato! Scesi nella codula Goloritzè per comodo sentiero si raggiunge la stupenda spiaggia ai piedi dell'Aguglia. Dalla spiaggia  - dopo il meritato bagno e relax ai piedi della impressionante Punta Caroddi si risale in poco più di mezz'ora in cima alla codula, dove si cena e pernotta in campeggio.

4° giorno: ridiscesi brevemente verso Cala Goloritze si risale l'angusta Boladina, uno dei passaggi chiave del Selvaggio Blu; superati i ripidi risalti rocciosi grazie ad alcune spettacolari scale de fustas si riprende il sentiero in direzione della Serra Lattone, lungo la quale gli omonimi stupendi ovili offrono panorami spettacolari e unici fino alla discesa in corda doppia che conduce al Bacu Mudaloru caratterizzato da una grande grotta in cui riecheggia il rumore del mare. Insenatura tranquilla e piacevole, perfetto luogo per cena e bivacco.

5° giorno: Un oretta di cammino per "scaldare i motori" e si raggiunge la Grotta 5 Stelle. Una bella corda doppia subito sotto la grotta dà accesso ad alcune esposte cenge che, alternando brevi passaggi di arrampicata e brevi calate in corda, portano a Bacu Padente. Risalita questa gola incassata che precipita sul mare, raggiungiamo gli altipiani di Ololbissi dai quali si raggiunge il passaggio "segreto" di Sa Nurca (la Tana), stretto canyon nascosto dietro un'enorme scaglia rocciosa. Alcune doppie spettacolari danno accesso ai grandi boschi di Biriala e Oronnoro, poi ancora brevi arrampicate, altre due discese in corda ed ecco dopo una bella giornatona di trekking la ormai tanto attesa Cala Sisine!

Il Selvaggio Blu originale finisce qui, con rincorsa e bagno finale nello splendido mare! Tra poco arriverà il gommone che, costeggiando a lungo le scogliere percorse nei giorni precedenti ci farà render meglio conto del percorso effettuato, della sua lunghezza e dell'asprezza di queste scogliere a picco sul mare. Rientro al porto di Santa Maria Navarrese e cena finale a base di prodotti tipici.

Fa per me?

Avventura

Impegno

Panorami

Fattore viaggio

Gastronomia

Cultura e folklore

LEGENDA: basate sulla nostra personale esperienza, le valutazioni danno un valore soggettivo, misurato e molto attendibile degli elementi che compongono l’esperienza di viaggio.

Altre informazioni

Partenza garantita

Minimo 6 partecipanti

Documenti

carta identità

Selvaggio Blu

La tariffa include

  • accompagnamento e organizzazione da parte di una guida alpina
  • logistica bagagli e rifornimento viveri
  • su richiesta possiamo prenotare soggiorno in appartamento servizio b&b a S. Maria Navarrese la sera precedente la partenza e la sera di fine trekking, oltre all'eventuale viaggio per raggiungere la Sardegna.

Prezzo per persona

da € 1250

Acconto di € 375

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I monti dell'Aladaglar e della Cappadocia nascondono tra le loro pieghe una infinità di piccoli villaggi, valli nascoste circondate da montagne e vulcani di quasi 4000 metri di altezza. Questa è una delle regioni migliori al mondo per un viaggio in mountain bike, per apprezzare e visitare lentamente l’autenticità di questi luoghi patrimonio mondiale Unesco. Strade sterrate che attraversano ambienti estremamente diversi inerpicandosi verso valichi a 3250 metri e declinando su altipiani sconfinati. La fatica delle pedalate sarà ripagata dai panorami, dai fiumi, dai canyon e dalle cascate che si potranno ammirare pedalando sulla propria bicicletta. Si conclude con la Cappadocia dove , raidando tra le tipiche formazioni geologiche e scalando le montagne di Nevşehir, si vivranno alcuni giorni di vera mtb nei single tracks più belli della Turchia, e perchè no sovrastati da decine di mongolfiere.
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