L’Islanda è una terra dove la natura manifesta la sua potenza in modo sorprendente, facendo sentire l’uomo minuscolo di fronte alla sua immensità.
Abbiamo vissuto paesaggi mozzafiato in un ambiente incontaminato che ci ha lasciati senza parole. Dai maestosi ghiacciai alle imponenti cascate, dai geyser ai vasti campi di lava, ogni momento del nostro viaggio è stato un tributo alla bellezza e alla potenza della natura.

Spiaggia nera di Reynisfjara © Martha Consolino
Siamo partiti in nove, il numero perfetto per un viaggio indimenticabile. La nostra età variava dai 14 ai 70 anni, ma l’età è stata solo un numero. Fin da subito abbiamo superato l’imbarazzo e non abbiamo più smesso di ridere insieme.

Un momento indimenticabile sotto la cascata © Martha Consolino
Avventure su quattro ruote
Per affrontare le strade islandesi avevamo tre Dacia Duster 4×4, indispensabili per accedere alla F35, una delle affascinanti quanto famigerate piste sterrate islandesi.

Una sfida tra pozzanghere e panorami mozzafiato © Martha Consolino
Nonostante fossimo solo in nove abbiamo preso tre auto per avere la libertà di fermarci a fotografare, ripartire o fare una pausa quando necessario. In Islanda sembra che noleggino solo Dacia, il che ci ha causato qualche confusione nei parcheggi.

Percorrendo la F35 © Martha Consolino
Percorrendo la F35 ci siamo immersi in una bellezza sorprendente. Tranne qualche rara auto ci siamo goduti l’isolamento totale, attraversando fiumi, sollevando polvere e fermandoci per ammirare il panorama, scattare foto o semplicemente respirare l’aria pura. Chilometro dopo chilometro siamo arrivati a un rifugio in una valle fumante, ricca di geyser e acqua termale. Avevamo una pozza d’acqua calda privata con vista sui ghiacciai, dove ci siamo rilassati.
Paesaggi infernalmente meravigliosi
Il giorno successivo abbiamo visitato il sito geotermico di Kerlingarfjöll, un luogo che toglie il fiato sia per l’odore di zolfo sia per la bellezza del paesaggio. Sembrava l’inferno dantesco, anche se Dante non ha mai visitato l’Islanda. Colline fumanti di gas, pendii che sfumano dal giallo al rosso e il bianco della neve che creava uno scenario unico. Abbiamo fatto un trekking di quattro ore, anche se in realtà due le abbiamo trascorse semplicemente ammirando i panorami e perdendoci in quella vastità di natura primordiale.

Colline fumanti di gas del sito geotermico di Kerlingarfjöll © Martha Consolino
Il Circolo d’Oro e trekking suggestivi
Nel nostro viaggio non poteva mancare la visita al Circolo d’Oro. Abbiamo esplorato il parco di Thingvellir, sito UNESCO, Patrimonio dell’Umanità, camminando lungo la faglia di Silfra, che segna la divisione tra le placche tettoniche del Nord America e dell’Europa. Abbiamo costeggiato il lago Thingvallavatn, con le sue sfumature di blu così intense che il confine con il cielo confonde anche l’osservatore più attento.
L’arrivo alle cascate di Gullfoss è stato inebriante: il fragore dell’acqua ha un’attrazione magnetica, e la caduta vertiginosa di miliardi di gocce ci ha ipnotizzato, tanto che ci siamo bagnati senza accorgercene. È un’esperienza indescrivibile, e invito chiunque a viverla di persona per ammirare i vibranti arcobaleni che appaiono e scompaiono continuamente. Armati di sgargianti mantelline e pieni di energia ci siamo avventurati in una passeggiata che ci ha permesso di goderci questa potenza naturale lontani dalle folle di turisti.

Esplorando il Circolo d’Oro © Martha Consolino
Un trekking epico sulla spiaggia nera
Uno dei trekking più suggestivi del nostro viaggio è stato la visita al famoso aereo americano atterrato sulla spiaggia nera di Sólheimasandur.

Immersi nel fascino della spiaggia di Sólheimasandur © Martha Consolino
Nonostante i sette chilometri di percorso, la voglia di vedere questo sito iconico era troppo forte.
Appena scesi dalla macchina ci ha accolto un diluvio torrenziale. Dopo un breve momento di incredulità, ci siamo guardati e, alzando le spalle, abbiamo esclamato all’unisono: “È l’Islanda!”. Equipaggiati con mantelle e guanti ci siamo incamminati verso la spiaggia.
Il panorama era surreale: la pioggia giocava con le nuvole creando giochi di luce e ombra, e la spiaggia nerissima faceva risaltare ancora di più la nostra presenza. Sembrava di essere in un mondo apocalittico di lava e cielo plumbeo. Nonostante il tempo avverso lo spirito del gruppo è rimasto alto. Abbiamo trascorso la camminata ridendo e scherzando.
Finalmente il relitto dell’aereo si è materializzato davanti a noi, spettrale e affascinante nel suo contrasto con la spiaggia nera. È stato un momento indimenticabile.

Il relitto del Douglas C-117D © Martha Consolino
Ghiacciai e foche dispettose
Ogni giorno in Islanda è un’esperienza mozzafiato, con scenari da lasciare senza fiato. Uno di questi momenti è stato quando, guidando sulla statale, abbiamo girato un promontorio e davanti a noi si è aperto l’immenso ghiacciaio di Vatnajökull, il più grande d’Europa, la cui vastità ci ha lasciati senza parole.

L’immensità del ghiacciaio di Vatnajökull © Martha Consolino
Abbiamo ammirato il ghiacciaio in tutti i modi possibili. Ho voluto far toccare il ghiaccio ai miei compagni di viaggio per far loro comprendere la sua magnificenza. Siamo andati a vedere una delle sue propaggini, dove iceberg grandi come palazzi galleggiavano nel lago sottostante.

Ghiacciaio di Vatnajökull © Martha Consolino
A Diamond Beach abbiamo avuto la fortuna di avvistare una foca dispettosa che si divertiva a infastidire le papere sull’acqua.
Abbiamo anche fatto un bellissimo giro ad anello che ci ha permesso di osservare il ghiacciaio dall’alto, per poi concludere il tour con la magica cascata Skógafoss, a cui si sono ispirati gli architetti per la progettazione dell’imponente chiesa di Reykjavik.
Dormire in guest house: comfort e cucina Italiana
Durante il viaggio abbiamo soggiornato in diverse guest house, una più bella dell’altra.

Una delle guest house in cui abbiamo soggiornato © Martha Consolino
Avere a disposizione la cucina ci permetteva di prepararci dei super piattoni all’italiana. Ovviamente abbiamo provato i piatti tipici islandesi, ma una bella carbonara a metà tour non ce l’ha tolta nessuno.

A cena nella guest house © Martha Consolino
Cucinare insieme è stato uno dei momenti più divertenti del viaggio. Immaginateci lì, tra un piatto di pasta e una bottiglia di vino, a ridere e raccontare le avventure della giornata. Ogni guest house aveva il suo fascino unico, facendoci sentire a casa anche se lontani.
Conclusione
Quando è arrivato il momento di lasciare l’Islanda ci siamo sentiti tutti un po’ malinconici. Questa terra ci ha dato tanto, lasciandoci la voglia di ritornare il prima possibile. È stata un’esperienza meravigliosa, arricchendo ognuno di noi con momenti indimenticabili, paesaggi mozzafiato e un legame speciale creato dalle risate e dalle avventure condivise.

Partecipanti nel relitto del C-117D © Martha Consolino
L’Islanda ci ha insegnato che di fronte alla maestosità della natura non importa quanto siamo piccoli; ciò che conta è il coraggio di esplorare, la curiosità di scoprire e la gioia di farlo insieme. Fino alla prossima avventura porteremo nel cuore i ricordi di questo viaggio unico.
A tutti voi che sognate l’Islanda, posso dire che non serve essere atleti per unirvi a noi. Non importa l’età, le passeggiate non sono difficili e permettono di godersi al meglio il panorama circostante.

Foto di gruppo © Martha Consolino