Momento cruciale della salita con le pelli di foca, la “Gucia”- così come viene chiamata in gergo dialettale cuneese – o “inversione” è la manovra che permette allo scialpinista di invertire la diagonale di progressione sul pendio.
Soprattutto per i principianti rappresenta un momento cruciale poiché ci si trova a dover stare in equilibrio su uno sci, mentre si solleva e si ruota di quasi 180 gradi l’altro. Come se non bastasse, spesso la Gucia è da realizzare su neve non troppo stabile perché farinosa e profonda, su traccia ghiacciata o non precisa, con ostacoli a monte, su terreno ripido ed è quindi necessario essere in possesso di una buona tecnica per evitare cadute rocambolesche e potenzialmente pericolose!
Le note che seguono potranno tornare utili non solo ai neofiti ma anche a scialpinisti esperti che, in più occasioni, effettuano la manovra in questione con imprecisioni grossolane. Queste ultime, in condizioni normali possono essere gestite positivamente grazie all’esperienza pregressa e a un equilibrio, diciamo, “di fisicità”, ma in situazioni critiche potrebbe fare la differenza una miglior padronanza dei movimenti.
Occorre prima di tutto ricordare che le nostre gambe sono dotate di tre articolazioni (caviglia, ginocchio, anca) che, se utilizzate, consentono un’ampia gamma di movimento. Ho impiegato la dicitura “se utilizzate” perché spesso noto che – nella preoccupazione di realizzare velocemente l’inversione – ci si dimentica di essere dotati di tali diartrosi e il movimento dello sciatore diventa rigido. In questo caso si risolve il cambio di diagonale col famoso “calcetto” che se da un lato aiuta a smuovere la punta dello sci ribelle, dall’altro eclissa la base tecnica che ci permette di uscire dalla manovra in equilibrio stabile.
Ed è proprio l’equilibrio che può rivelarsi il fattore discriminante in situazioni delicate.
Ecco in sintesi i vari passaggi necessari all’inversione, nella speranza di riuscire a illustrarvi a parole come deve spostarsi il nostro corpo per far muovere gli sci in maniera corretta.
Iniziamo.
Stiamo salendo in una traccia diagonale e…

Salita in una traccia diagonale
1- al termine della diagonale bisogna fermarsi con gli sci orizzontali e paralleli tra loro, avendo cura che siano ben stabili sul pendio sia in caso di neve soffice che con traccia in neve dura (in questo secondo caso è consigliato lavorare un po’ di lamina per creare una buona base di appoggio).

Fase 1 della Gucia
2- ruotare il busto verso monte posizionando il bastoncino a monte accanto alla coda dello sci a monte e il bastoncino della mano a valle accanto alla punta dello sci a valle.

Fase 2 della Gucia
3- ruotare lo sci a monte il più possibile vicino ai 180 gradi.
Attenzione! È molto importante immaginare di voler lanciare lo sci in alto e lontano in avanti con la punta del piede e solo allora ruotare caviglia e ginocchio per lasciarlo ricadere accanto all’altro, andando a ritrovare cosi gli scarponi il più possibile vicini tra loro.
L’errore più comune in questa fase è di sollevare poco lo sci da ruotare, facendo praticamente perno con la coda dello stesso accanto al piede opposto e ritrovandosi alla fine del movimento coi due piedi piuttosto distanti tra loro. Questo obbligherà a un ampio movimento del bacino nella fese successiva, con conseguente rischio di perdita di equilibrio e conseguenti “ravanate”…

Fase 3 della Gucia
4- ruotare ulteriormente il busto (che a questo punto verrà a trovarsi quasi nella direzione della diagonale successiva) spostando il bastoncino che si trovava accanto alla punta dello sci rimasto fermo in alto sul pendio, assestandolo bene in modo che non sprofondi inavvertitamente.

Fase 4 della Gucia
5- spostare il bacino sollevandosi in equilibrio sulla gamba che abbiamo appena ruotato

Fase 5 della Gucia
6- mantenendo la caviglia assolutamente rilassata e la lamina interna dello sci vicina al primo scarpone ruotato, piegare il ginocchio per sollevare lo sci, aprire l’anca per arretrarlo facendo trovare spazio alla punta e solo allora ruotarlo attorno alla gamba rimasta ferma per posizionarlo nella nuova diagonale.
Piccoli movimenti di caviglia aiuteranno in questa fase a smuovere punte di sci eventualmente infossate nella neve e garantiranno miglior scioltezza alla medesima.

Chiusura della Gucia
Nota bene: in ogni fase il busto dovrà rimanere il più possibile in posizione eretta!