Sciare in Maiella (o Majella) è come scivolare su un sogno, tra le curve morbide di una dea. Visto da Pescara, il massiccio ricorda il profilo di una donna addormentata supina: da questa linea immaginaria, che viene ancora di più accentuata al tramontare del sole, nasce la leggenda locale della dea Maia. Bellissima Pleiade, fuggì con il figlio ferito in battaglia. Arrivata in Abruzzo, dopo la morte del figlio, venne sepolta su una montagna, che da lei prese il nome di Maiella.

© Valentina Cuzzolin
Orientarsi nelle montagne abruzzesi può risultare inizialmente un po’ difficile: la disposizione ordinata a raggiera delle vallate alpine qui lascia spazio a un dedalo di valli e massicci montuosi disposti in maniera abbastanza casuale. La Maiella, in particolare, è caratterizzata da numerose vette che superano i 2000 metri, tra cui il Monte Amaro (2793 m), una delle classiche mete scialpinistiche e seconda cima appenninica dopo il Corno Grande del Gran Sasso. Oltre alle montagne la Maiella offre altipiani carsici, valli profonde e una ricca varietà di ambienti, dalle faggete alle praterie alpine. Al centro della Maiella sorge Caramanico Terme, un grazioso paesello che fa da appoggio per la maggior parte dei gruppi di scialpinisti che visitano queste montagne. A pochi chilometri da Caramanico Terme troviamo il Passo di San Leonardo: un nodo strategico che mette in comunicazione la Maiella con la città di Sulmona o la stazione sciistica di Campo di Giove. È da questo passo che partono molte delle più belle gite scialpinistiche.

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Queste zone sono tra le più nevose d’Italia: le montagne abruzzesi, infatti, e in particolare la Maiella, ricevono le correnti orientali cariche di umidità che attraversano il vicino Mare Adriatico. Questa particolare situazione permette copiose nevicate durante il periodo invernale. Le forme arrotondate e i versanti aperti delle montagne del massiccio danno la possibilità al sole di trasformare e consolidare rapidamente il manto nevoso, rendendolo ottimo per lo scialpinismo.

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Praticare lo scialpinismo in Maiella è un’esperienza indimenticabile per diverse ragioni. Spesso il manto nevoso è abbondante e ben trasformato, una vera delizia per gli scialpinisti in cerca del “firn”. Dopo una nevicata, se si scelgono saggiamente i versanti giusti, è possibile anche sciare in bella polvere, ma attenzione: a queste latitudini è a scadenza per via del caldo e non bisogna mai sottovalutare l’azione del vento, a volte molto forte, che può rovinare in pochi minuti bellissimi pendii di neve fresca. Tuttavia basta una giornata di sole e una notte serena per riportare tutto al suo ordine.

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Un altro valido motivo per visitare sci ai piedi queste belle montagne è sicuramente l’ottima ospitalità abruzzese. Anche nei villaggi più piccoli è possibile pernottare in accoglienti hotel e godere dell’ottima cucina regionale, deliziando il proprio palato con piatti tipici come gli arrosticini di pecora, le chitarrine al ragù o le sagne e ceci tanto per citarne alcuni.
Se a prima vista queste montagne offrono itinerari scialpinistici tutto sommato abbastanza semplici, basta poco per aumentare il “fattore avventura”. Infatti, lo scialpinismo da queste parti può diventare facilmente un’attività impegnativa, con niente da invidiare alle più blasonate salite delle Alpi. Per gli scialpinisti più esigenti, la Maiella riserva un’emozione unica: le Rave. Questi imponenti canali, scavati nei versanti delle montagne, offrono discese adrenaliniche e panorami mozzafiato. Sciare in una Rava è un’esperienza che mette alla prova anche le proprie abilità tecniche in salita, con l’uso di attrezzatura specifica come ramponi e piccozze per superare i tratti più ripidi. È poi una questione di tempistica azzeccare la discesa nell’orario più giusto per godere di fantastiche curve in neve trasformata che sembra velluto.

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Forse la più famosa e iconica delle Rave è sicuramente quella della Giumenta Bianca al Monte Amaro, che conduce in cima alla montagna più alta della Maiella: è un ampio pendio canale che, con un’inclinazione pressoché costante, fa guadagnare con relativo poco sviluppo oltre 1500 metri di dislivello positivo. Dalla cima del Monte Amaro, con un pizzico di fortuna, è possibile godere di un panorama stupendo sulla costa abruzzese, il Mar Adriatico e, al di là del mare, le più esotiche montagne del Montenegro.

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Dalla leggenda alla realtà, la Maiella è un massiccio che affascina e conquista. Un luogo dove storia, natura e sport si fondono in un’unica esperienza. Non ti resta che indossare gli sci e lasciarti conquistare dalla sua bellezza selvaggia.